Comunità Energetiche Rinnovabili: dalla Sicilia interventi di alto valore utili al dibattito nazionale sul tema energetico

A conclusione del Convegno“Sviluppo dei territori ad emissioni zero: le Comunità Energetiche Rinnovabili come strumento di innovazione” patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della sicurezza sociale e organizzato dall’Associazione I Sud del Mondo ETS che si è tenuto a Mondello (Pa) il 23 ottobre scorso,  ampio e importante è stato l’interesse e l’attenzione di pubblico e addetti ai lavori.

Un panel selezionato di Relatori, altamente qualificati, identificati tra rappresentanti istituzionali di livello nazionale e locale competenti in materia energetica ed economica, oltre che operatori di settore ed esponenti di società, aziende e gruppi industriali leader hanno saputo dare risposte concrete e di visione per comparto che risulta strategico per lo sviluppo economico del Paese.

Nel suo intervento introduttivo il Sottosegretario all’Ambiente  Barbaro,  ha voluto sottolineare l’impegno del MASE verso processi che puntino alla sburocratizzazione e all’ammodernamento del sistema Paese che vada nella direzione dell’efficientamento energetico attraverso fonti rinnovabili.

Utili ed interessanti gli interventi degli Assessori Regionali di Sicilia, Calabria e Basilicata, Di Mauro, Varì e Latronico che hanno voluto ribadire il sostegno delle politiche regionali, dei propri enti, al comparto energetico che oltre ad una definizione chiara del quadro normativo vedrà nei prossimi anni ingenti investimenti e la pubblicazione di bandi specifici.

Per Alessandro Albanese Presidente Confindustria Sicilia “Le comunità energetiche rinnovabili sono un’opportunità per fare sistema per una energia pulita ed accessibile.

Gli eventi in Ucraina dimostrano che se non si è produttori di energia si viene tagliati fuori. Pertanto le CER sono una prima risposta al traguardo della decarbonizzazione del 2023.

È importante il rapporto pubblico-privato, ed è importante che queste due componenti parlino al fine di affrontare la parte concessoria.  Produrre energia in loco, rinnovabile ed a basso costo serve ad essere competitivi e rilanciare anche l’industria del meridione.”

Nell’ambito di controllo e gestione gli interventi di Paolo Arrigoni per il GSE e di Stefano Saglia per ARERA hanno riaffermato  il ruolo di garanzia dei loro enti. “Il GSE – ha evidenziato Arrigoni- è soggetto gestore da 3 anni con la disciplina transitoria, ed ha consentito al Paese di avere 104 configurazioni attive. In attesa del Decreto Clima – ha sottolineato il Presidente GSE – è stata messa online la mappa interattiva delle cabine primarie, subito dopo la pubblicazione del DL si disporranno le regole operative e saranno costruiti 3 portali: uno sulle aree di fattibilità, un’altra sugli incentivi, e l’ultimo sui contributi PNRR in conto capitale per i Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti.

Stefano Saglia, nel suo intervento ha voluto ribadire gli effetti positivi delle Comunità Energetiche Rinnovabili sui prezzi, infatti “esse sono state pensate per incrementare dal basso la produzione di energia pulita. C’è già un contributo del governo da 110 euro in bolletta per le comunità energetiche rinnovabili e da parte di ARERA è stata tolta la voce sul costo di trasporto dell’energia pari a 10 euro. Il risparmio dipenderà dalle diverse configurazioni, ma si

stima intorno al 25/30%. Entrando poi negli aspetti più tecnici ha voluto ribadire come ARERA abbia previsto degli standard soprattutto gestionali delle CER, che riguardino in particolare il calcolo dei costi ed i rapporti tra i soci. Infatti “se i consumi vengono calcolati da software o da terzi si prospetta un calo di eventuali contenziosi tra soci.”

Il confronto tematico è stato accompagnato inoltre da interessanti interventi di esperti di settore fra cui il Consorzio EHT con il Presidente Emanuele Spampinato che ha evidenziato come il ruolo del Digitale e le piattaforme software possano agevolare la dimensione comunitaria. Stefano Bonino invece ha rappresentato il Modello a trazione pubblica messa in campo dalla sua società, la Green Wolf CER, con le relative ricadute economiche,sociali e ambientali. Infine la Energy Dome, attraverso il suo Market Analyst, Jonathan Roncolato, ha sottolineato come il ruolo dei sistemi di accumulo nelle Comunità Energetiche Rinnovabili possano rendere le energie rinnovabili dispacciabili in tutto l’arco della  giornata.

 Conclusioni lasciate infine all’On. Saverio Romano e al Sottosegretario agli Esteri con delega all’energia Giorgio Silli, che hanno preso atto del ruolo non ancora totalmente centrale delle energie rinnovabili nel nostro Paese. Una lacuna che sia il Parlamento che il Governo si impegneranno a colmare con interventi strutturali e di lunga portata.

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